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TENNISRe Rafa XIV, dominio irreale all'ombra della Tour Eiffel

06.06.22 - 21:16
Classe, forza mentale, resilienza: Rafa Nadal è un esempio per tutti, semplicemente un marziano sul rosso di Parigi.
keystone-sda.ch / STF (STAFF)
Re Rafa XIV, dominio irreale all'ombra della Tour Eiffel
Classe, forza mentale, resilienza: Rafa Nadal è un esempio per tutti, semplicemente un marziano sul rosso di Parigi.
Dal 2005 a oggi il mancino di Manacor - uomo dai 22 Slam in bacheca - ha disintegrato ogni record nel Major parigino. Infallibile nelle finali, ha vinto il 97,4% dei match disputati.
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PARIGI - Implacabile, inarrestabile, a tratti irreale: domenica, a 36 anni e 2 giorni, Rafa Nadal ha dipinto l'ennesimo capolavoro della sua strepitosa carriera, dettando legge come solo lui sa fare sulla terra rossa del Philippe-Chatrier. 14esima finale e 14esimo trionfo, per un clamoroso 100% di vittorie nell'atto conclusivo dello Slam parigino, che in tanti - come dargli torto... - hanno ribattezzato “Rafa Garros”.

Nome perfetto per inquadrare la tirannia dello spagnolo, che all'ombra della Tour Eiffel ha messo insieme numeri sensazionali. 115 partite, 112 vittorie: solo due atleti hanno “osato” batterlo, ovvero Robin Söderling (2009) e Novak Djokovic (2015, 2021). Nel 2016 l’unico ritiro per un problema al polso prima dei 1/16 contro Granollers.

Nel 2005, a 19 anni appena compiuti, il fenomeno di Manacor piegò Mariano Puerta in finale e divenne uno dei tre giocatori esordienti a vincere un Major (insieme a lui Wilander nel 1982 e Agassi, che nel 1995 partecipò e vinse il primo Australian Open). Da lì una miriade di successi e altri 21 Slam, fino a quello conquistato questo weekend - 6-3, 6-3, 6-0 in finale contro l'inerme norvegese Ruud - che lo issa a +2 su Nole e King Roger (fermi a 20).

Fa riflettere che il dominio di Rafa, come già accaduto per il nostro Roger Federer nei tanti anni di regno nel circuito Atp, non sia “noioso” o “malvisto”, ma anzi entusiasmi il pubblico, mai sazio delle sue prodezze. Amato, rispettato, visto come esempio di sportività, resilienza e tenacia: insomma qualità fuori dal comune che ne fanno già una leggenda (vivente e ancora in attività) di questo sport. 

Per quanto continuerà? Con qualche ruga in più, il volto raggiante ma sicuramente un po' più stanco rispetto al primo trionfo 17 anni or sono, a fine match Nadal ha parlato di futuro. «Il problema al piede destro c’è, gioco con un'iniezione sul nervo e con il mio staff dobbiamo vedere come andare avanti. Non so cosa accadrà, ma finché avrò forza continuerò a lottare», ha spiegato l’iberico, allontanando l’ipotesi ritiro. Da capire se sarà al via di Wimbledon, dove potrebbe puntare addirittura al terzo Major dell’anno dopo Australian Open e l’amata Coppa dei Moschettieri.

2005: Il 23 maggio 2005 Nadal otteneva la prima vittoria a Parigi contro il tedesco Lars Burgsmüller. Finì il torneo in trionfo piegando Puerta in finale.

2: In tutti questi anni sono solo 2 i giocatori che hanno saputo battere Nadal al Roland Garros. Si tratta di Robin Söderling (ottavi nel 2009) e Novak Djokovic (quarti 2015, semi 2021).

100%: È l'incredibile percentuale di vittorie di Nadal nelle finali del Major parigino (14 su 14). In totale, su 115 match, ne ha vinti 112: ovvero il 97,4%. Un mostro.

Rafa-Garros 🇪🇸🏆 pic.twitter.com/0iC9GYREvt

— Roland-Garros (@rolandgarros)

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